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Antoni Mosiewicz

“Non potevo (lasciare l’Europa in Guerra), ero un ufficiale sotto giuramento militare e dovevo continuare a combattere.”

Volti polacchi

Il 7 settembre del 2013 a Stresa sul lago Maggiore si è tenuto un ricevimento in occasione del 100° compleanno del colonnello Antoni Mosiewicz. Alla cerimonia hanno partecipato non solo familiari ed amici ma anche esponenti del mondo dell’industria e della politica. La stampa ha scritto che si trattava di una festa dedicata a un uomo dalla storia personale incredibilmente vivace, sulla quale basare un romanzo o girare un film.

Il colonnello Antoni Mosiewicz nasce nel 1913. La sua storia è influenzata enormemente dalla II° Guerra Mondiale. Al momento del suo scoppio, è un giovane ufficiale dell’Esercito polacco, appena ventiseienne. Partecipa alla campagna del settembre del 1939. La sua compagnia viene fatta prigioniera dai sovietici e lo stesso colonnello finisce in un gulag dal quale riesce a scappare per giungere in Romania dove gli viene proposto di lasciare l’Europa in guerra e di partire per gli Stati Uniti. Rifiuta e dapprima arriva a Parigi dove si arruola nelle Forze Armate Polacche in Francia. Prende quindi parte ai combattimenti del 1940. Davanti all’imminente disfatta, attraversando Dunkerque, giunge in Gran Bretagna dove continua la lotta nei ranghi della difesa antiaerea.

Nel 1943, assieme ad altri 2000 militari polacchi, il colonnello Mosiewicz viene trasferito in Egitto e arruolato nel 2° Corpo d’Armata istituito pochi mesi prima e comandato dal generale Władysław Anders. Nel dicembre dello stesso anno il colonnello Mosiewicz, come capitano della 2° compagnia di artiglieria antiaerea, giunge in Italia. Partecipa a tutti i combattimenti del 2° Corpo d’Armata e alla liberazione del Paese che diventerà la sua seconda Patria.

Durante questo cammino di guerra, Antoni Mosiewicz conosce l’amore della sua vita, Fede Bonati, che sposa subito dopo la guerra. Il colonnello Mosiewicz viene congedato il 16 dicembre del 1946. Decide di non tornare in Polonia e non si trasferisce - come fanno tanti commilitoni del 2° Corpo d’Armata – in Gran Bretagna. Rimasto in Italia, ogni quattro mesi deve chiedere la proroga per potervi soggiornare. Date le circostanze, nel 1947, i giovani sposi decidono di migrare in Argentina dove Antoni Mosiewicz lavora prima come operaio, poi come caposquadra in una fabbrica militare aerea a Cordoba, per successivamente aprire una fabbrica tutta sua di impianti di raffreddamento industriale.

Il soggiorno in Argentina finisce nel momento in cui dall’Italia, ad opera del padre di Fede Bonati, arriva la richiesta di dare una mano nello stabilimento di famiglia che dal 1936 costruisce torri di raffreddamento. Il colonnello Mosiewicz si stabilisce con la moglie a Milano per ricoprire un ruolo di rilievo nella ditta. Per molti anni lavora al suo sviluppo e, con il passare del tempo, cominciano a lavorare con lui anche i suoi figli. Oggi la SPIG (Società per Impianti Generali) è leader nel settore di raffreddamento industriale e opera in tutto il mondo. I figli dei signori Mosiewicz - Jurek, Robert, Henryk, Ferdy e Rita, continuano l’opera del padre gestendo questa società ed altre costituite successivamente.

Nel 2009 Antoni Mosiewicz viene insignito dal Presidente della Repubblica di Polonia con una Croce di Commendatore dell’Ordine della Polonia Rinata (Krzyż Komandorski Orderu Odrodzenia Polski) per particolari meriti per l’indipendenza della Repubblica di Polonia nonché per la divulgazione della cultura e dell’economia polacca.

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