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Concerto: Festival Les Nuits Romantiques - Verbania

22.05.2022

Domenica 22 maggio 2022, ore 21.00 Villa Simonetta, Via F. Simonetta, Verbania - Intra

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Souvenir de Pologne

Lilianna Zalesińska – mezzosoprano

Tomasz Ritter – pianoforte Érard 1838


In programma lieder di Maria Szymanowska, Michał Kleofas Ogiński, Fryderyk Chopin e Stanisław Moniuszko, preludi e ballate di Fryderyk Chopin.

Organizzatori:

Fondazione Centro Eventi Il Maggiore

Associazione Note Romantiche

Istituto Nazionale di Musica e di Danza

Istituto Adam Mickiewicz – Programma “44xMickiewicz”

Istituto Polacco di Roma

 

Info e prenotazioni:

info@ilmaggioreverbania.it

+39 347 22 06 139

Il numero dei posti è limitato, si consiglia la prenotazione.

 


 

Nell’ambito del Festival Les Nuits Romantiques 2022 proponiamo a Verbania un evento realizzato grazie alla sinergia fra le istituzioni culturali polacche e italiane: Fondazione Centro Eventi Il Maggiore, Associazione Note Romantiche, Istituto Nazionale di Musica e di Danza, Istituto Adam Mickiewicz e Istituto Polacco di Roma.

Il concerto non solo porta gli ascoltatori indietro nel tempo di duecento anni, ma è anche un invito a viaggiare per l’Europa insieme ad Adam Mickiewicz – uno dei poeti più importanti della Polonia e del mondo – ai protagonisti delle sue poesie e ai compositori del suo tempo che ne scelsero i versi come testi delle proprie canzoni. Seguendo il corso del fiume lituano-bielorusso Neris (in polacco: Wilia), al quale è dedicato il primo lied, andiamo verso Sud, attraverso il lago Świteź; passiamo per la Polonia, la Francia (dove per venti anni vissero in esilio forzato Adam Mickiewicz e Fryderyk Chopin), l’Italia (dove il poeta si trovava all’inizio degli anni Trenta, subito prima della Rivolta di Novembre 1831, e poi durante la Primavera dei Popoli); quindi torniamo a Nord, sul fiume Nemunas (in polacco: Niemen), del quale il Neris è un affluente: ad esso è dedicato il testo del penultimo brano del programma.

L’anno 1822, considerato l’inizio dell’epoca romantica in Polonia, unisce in maniera caratteristica gli artisti di questo concerto. Come in una lente, in esso si concentrano i complessi destini di persone la cui patria era stata annessa a nazioni straniere e che in quel momento si trovavano ognuno in un posto diverso sulla mappa dell’Europa. È l’anno in cui vengono pubblicate a Vilnius le “Ballate e romanze” di Mickiewicz, che contengono “Świtezianka”. La ascoltiamo nella versione musicata da Maria Szymanowska, che fu non solo compositrice, ma anche un’eccellente pianista che in quell’anno, dopo numerose tournée in diversi paesi europei, si stabilì infine in Russia, accettando l’incarico di pianista di corte dello zar. Intanto Michał Kleofas Ogiński, il più anziano fra i protagonisti di questo concerto, andò a vivere in Italia, dove trascorse gli ultimi dieci anni della sua vita. E il dodicenne Chopin poté vantarsi del suo primo articolo serio sul giornale “Pamiętnik Warszawski” che lo definiva “un genio musicale”. Quali potevano essere allora le sensazioni di Stanisław Moniuszko, che allora aveva tre anni?

Le poesie di Mickiewicz che sono poi diventati i brani qui presentati provengono per la maggior parte dagli anni Venti dell’Ottocento, ossia fanno parte della prima fase artistica del poeta che allora viveva a Kaunas e Vilnius, prima di iniziare la sua peregrinazione per l’Europa. I loro protagonisti sono gli elementi di quel paesaggio: i fiumi Neris e Nemunas, definito dal soggetto del sonetto a lui dedicato “fiume famigliare” che richiama ricordi di gioventù, il lago Świteź con la ninfa Świtezianka che lo abita, infine i lituani che tornano da una spedizione bellica con delle mogli polacche. Il mondo degli uomini si intreccia fortemente con il mondo della natura, la realtà della storia con quella della leggenda.

Sia i brani basati su queste poesie che i lavori strumentali di Chopin che ascolteremo oggi sono nati soprattutto nei decenni successivi e nei diversi luoghi dell’Europa che testimoniarono i viaggi spontanei o forzati dei loro autori. La musica di Chopin è rappresentata nel programma di questo concerto in maniera particolarmente ampia: la canzone “Precz z moich oczu” (Lungi dagli occhi miei!) è degli anni Venti; “Moja pieszczotka” (Il mio tesoruccio) è stata scritta venti anni dopo; composti a Maiorca, risalgono agli anni Trenta i tre preludi dell’op. 28: fra essi c’è il Preludio in re bemolle maggiore che costituisce l’asse centrale del programma insieme alle ballate dell’op. 47 e dell’op. 52, di qualche anno posteriori.

 

Lilianna Zalesińska, mezzosoprano

Si è diplomata col massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio “Grażyna e Kiejstut Bacewicz” di Łódź. Successivamente ha studiato a Vienna nella classe di Marjana Lipovšek ottenendo il diploma con lode all’unanimità dell’Universität für Musik und Darstellende Kunst. Ha completato la propria formazione al Conservatorio Reale di Bruxelles nell’ambito del corso speciale di Udo Reinemann dedicato all’esecuzione dei Lieder, durante il quale ha avuto modo di lavorare con Edith Wiens, Hartmut Höll, Mitsuko Shirai, Konrad Richter, Peter Schreier e Roger Vignoles. Ha ricevuto premi ai concorsi vocali di Breslavia, Łódź, Włoszakowice (Polonia), Rheinsberg e Colonia (Germania).

Il repertorio dell’artista comprende un’ampia selezione di Lieder, fra i quali brani polacchi di fine Ottocento e inizio Novecento raramente eseguiti. Accanto al repertorio cameristico, la cantante è specializzata in oratorio e musica contemporanea. Ha curato le prime esecuzioni di opere di compositori polacchi, cinesi, belgi, rumeni, lituani, bulgari. Ha partecipato a presentazioni in anteprima di musica contemporanea in contesti come il Konzerthaus di Vienna, il festival rumeno SIMN con il ciclo Prestigious Guest, i festival della Primavera Musicale di Poznań, il festival “Musica Moderna” e ha inaugurato due volte l’“Autunno di Varsavia”, uno dei festival più longevi della musica contemporanea. L’artista si è esibita anche in produzioni operistiche per festival o per occasioni speciali, partecipando fra l’altro al primo allestimento in lingua tedesca dell’opera “Ottone” di G.F. Haendel per la regia del leggendario Harry Kupfer, o alla prima rappresentazione di “Boabdil, Re di Granata” di Giuseppe Balducci, esempio di opera in stile belcantistico riscoperta recentemente nella quale ha impersonato in Germania il ruolo principale. Presso l’Opera al Castello (Stettino) ha partecipato alla prima rappresentazione polacca dell’opera di Britten “The turn of the screw” (scelto come miglior spettacolo della stagione 2016-17 in Polonia), mentre ha cantato il ruolo di Genevieve nella versione da concerto del “Pelléas et Melisande” di Debussy, accolto con una standing ovation al Festival Trzy Czte-ry di Varsavia (2019).

Si è esibita in numerosi festival, fra i quali la 50° edizione del Festival di Łańcut, l’International Izmir Festival in Turchia, il Festival Rossiniano e il Max Reger Tage in Germania, Les Heures Romantiques entre Loir et Loire in Francia, l’Élite Unesco Proms in Romania, il Festival di S. Cristoforo in Lituania, il Festival Ferenc Liszt in Ungheria, il Festival delle Quattro Culture di Łódź, il Festival Adam Didur, e molti altri.

Lilianna Zalesińska ha ricevuto più volte la borsa di studio del Ministero Polacco della Cultura e dell’Eredità Nazionale e ha ottenuto le borse del Governo Italiano e della fondazione svizzera Thyll per il sostegno dei talenti musicali. Si è inoltre laureata presso l’Istituto di Storia dell’Arte dell’Università di Varsavia. Nel 2021 è uscito per l’etichetta DUX un suo disco con i Lieder di Piotr Maszyński, un compositore polacco dimenticato dell’epoca a cavallo fra Otto e Novecento.

 

Tomasz Ritter, pianista / fortepianista / clavicembalista

È stato il vincitore del 1° Concorso Internazionale Chopin su Strumenti Storici organizzato a Varsavia nel 2018. “La sua interpretazione è unica, irripetibile”, è stato scritto in una delle recensioni dopo il concorso.

Ha ottenuto anche numerosi altri premi, fra cui al 9° Concorso internazionale per giovani pianisti “Artur Rubinstein in memoriam” a Bydgoszcz. Nel 2018 è stato nominato per il premio “Paszport Polityki” e l’anno successivo per il premio “Koryfeusz Muzyki Polskiej”.

Ha iniziato lo studio del pianoforte nella sua città, Lublino, con Bożena Bechta-Krzemińska. Nel 2008 ha proseguito sotto la guida di Irina Rumiancewa-Dabrowski alla Scuola Musicale Statale n. 4 di Varsavia. In quel periodo sono stati per lui importanti gli incontri con Viktor Merzhanov e Tatiana Šebanova. Contemporaneamente si è avvicinato agli strumenti storici, collaborando con Petr Šefl e frequentando i corsi, fra gli altri, di Alexei Lubimov, Malcom Bilson, Andreas Steier e Tobias Koch.

I suoi interessi lo hanno portato a studiare presso il Dipartimento di esecuzione storica e contemporanea del Conservatorio “Čajkovskij” di Mosca, dove nel 2019 si è diplomato col massimo dei voti e la lode. Ha studiato sotto la guida di Alexei Lubimov (pianoforte e fortepiano), Mikhail Voskresensky (pianoforte), Maria Uspenskaya (clavicembalo). Attualmente frequenta un master alla Hochschule für Musik und Theater di Amburgo con Hubert Rutkowski e Menno van Delft.

Ha partecipato a numerosi festival musicali in Polonia e all’estero, esibendosi sia come solista, che in formazioni da camera e con l’orchestra. Ha collaborato, fra gli altri, con Maasaki Suzuki, Jerzy Maksymiuk, Agnieszka Duczmal e Łukasz Borowicz. Come camerista si è esibito con il Quartetto Martinu, lo Stradivari Quartett, Andrzej Kulka e Tomasz Strahl, Stefan Tarara e Benedek Csalog.

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