“De Innocentia – Ricordando i bambini nella Guerra e nella Shoah” alla Camera dei Deputati
23.01.2024
L'ambasciatore di Polonia Anna Maria Anders e il presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati Federico Mollicone hanno inaugurato il 23.01.2024 la mostra “De Innocentia – Ricordando i bambini nella Guerra e nella Shoah” dell’artista polacca Marta Czok.
"La storia di Marta Czok è la Storia con la miauscola. Figlia di nonno e padre, ufficiali polacchi, scampati all’eccidio di Katyn. Sorella di una piccola cristiana polacca salvatasi perché arrivata in Israele. La sua opera artistica che seguo da anni per motivi istituzionali stupisce ogni volta per la sua raffinatezza stilistica e per la durezza del suo messaggio.
I bambini di Marta Czok qui sono angeli della disperazione. Sono lì, sul palco della Storia e del nostro senso di colpa occidentale, per l’orrore a cui li abbiamo sottoposti. Bambini ebrei e cristiani polacchi mandati a morire senza colpa. I bambini della Shoah diventano qui i bambini che muoiono in tutte le guerre, a Kiev, come a Tel Aviv, come a Gaza.
L’arte ha da sempre il pregio di cogliere le nostre emozioni più profonde, e le immagini di Marta Czok, seppur stilizzate e sintetiche, colpiscono dritto al cuore. Siamo abituati ad associare alla Shoah immagini terribili che lasciano ben poco all’immaginazione, ma trovarsi di fronte a immagini liriche come quelle di questa artista impatta sul nostro immaginario con altrettanta forza e dirompenza. Le opere sublimano il dolore e lo trasformano in poesia lirica. Niente sangue, niente campi di concentramento: solo un dolore metafisico che aleggia come in un sogno.
I bambini sospesi su una fune in bilico nel cielo plumbeo, gli aquiloni persi nel vento e i robot umanizzati di Marta Czok, oltre ad avere un valore espressivo universale, rappresentano l’importanza di mantenere viva e presente la memoria comunitaria della tragedia della Shoah"
/-/ Federico Mollicone
L’ambasciatore Anna Maria Anders ricordando la biografia dell’artista ha sottolineato che “siamo entrambe figlie di genitori, costretti a vivere in esilio, lontano dalla patria. Ci lega Londra, città dove siamo cresciute e ci lega anche l’amore per l’Italia, dove sono sepolti i miei genitori al Cimitero di Montecassino, dove ora sono onorata a svolgere le funzioni dell’Ambasciatore di Polonia”. Si è anche soffermata sul destino dei bambini, le prime vittime di ogni tipo di conflitto, ma soprattutto della guerra.