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Gen. Anders e i suoi soldati ebrei, una cerimonia commemorativa al Cimitero militare polacco di Montecassino

21.10.2021

Commovente cerimonia al Cimitero Militare Polacco di Monte Cassino. Gli ambasciatori di Polonia Anna Maria Anders e Israele Dror Eydar hanno reso omaggio ai soldati del 2^Corpo d’Armata polacco del generale Władysław Anders tra i quali c’erano anche molti Ebrei, commemorando l'80- anniversario della formazione dell’eroico esercito che contribuì alla liberazione dell’Italia dal nazifascismo.

MC

21 ottobre 2021 si è svolta una cerimonia commemorativa al Cimitero militare polacco di Montecassino alla presenza dell’Ambasciatore di Polonia Anna Maria Anders, figlia del famoso condottiero, degli addetti militari di Polonia e di Israele e delle autorità della città di Cassino. Gli ambasciatori Anna Maria Anders e Dror Eydar hanno reso omaggio ai soldati del 2 Corpo polacco di origine ebraica che riposano al Sacrario di Monte Cassino. L’ambasciatore di Israele Dror Eydar ha sostato davanti alla tomba di ogni Ebreo lì sepolto leggendone il nome ad alta voce e al termine a visitato il Museo del 2 Corpo polacco. Alla cerimonia al Cimitero militare polacco di Montecassino hanno partecipato i giovani polacchi e italiani. I ragazzi hanno acceso i lumi e posto un sassolino sulla tomba di ogni soldato di origine ebraica che li riposa accanto ai suoi compagni d’armi del 2 Corpo d’Armata.

II 2° Corpo d’Armata Polacco contava nei suoi ranghi numerosi ebrei. Inizialmente i soldati di origine ebraica erano circa 4 mila, ma prima dello sbarco dell’Armata polacca in Italia, durante la sua permanenza in Palestina, patria storica della nazione ebraica, molti di loro lasciarono l’esercito polacco, mossi dalla volontà di lottare per la creazione di uno stato ebraico indipendente: Israele. Tra di loro anche il futuro premier di Israele Menachem Begin. Essi lasciarono l’Armata con il tacito consenso del generale Wladyslaw Anders che così si espose alla disapprovazione delle autorità britanniche. Il II Corpo di Armata polacco, giunto sulla penisola tra dicembre 1943 e aprile 1944 dall’Egitto, diede un contributo decisivo alla liberazione dell’Italia. Durante la Campagna d’Italia i soldati polacchi, guidati dal generale Wladyslaw Anders, con il sacrificio della loro vita spianarono la strada agli alleati verso Roma grazie alla vittoria nella battaglia di Montecassino e liberarono numerose città, tra cui Bologna e Ancona.

Nella campagna d’Italia hanno combattuto 838 ebrei polacchi, di cui 132 ufficiali. Ne caddero 28, di cui 1 ufficiale, 53 furono i feriti. Vennero particolarmente apprezzati i medici militari di origine ebrea, i quali prestavano servizio in postazioni di punta. Al termine della guerra, a Roma vissero alcuni reduci del 2° Corpo d`Armata Polacco, tra cui: Kurt Rosenberg (decorato con la “Polonia Restituta” sempre presente alle celebrazioni per la battaglia di Montecassino, tenendo sempre nel cuore la memoria dei suoi commilitoni che avevano dato  la vita per la libertà della Polonia e dell'Europa), e Jerzy Kluger (decorato con la Croce Virtuti Militari per la battaglia di Montecassino, amico del Papa Giovanni Paolo II).

 

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