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Lidia Maksymowicz, superstite ad Auschwitz, ospite dell’Ambasciata Polacca a Roma

26.05.2021

Lidia Maksymowicz, polacca di origini bielorusse superstite ad Auschwitz e agli esperimenti di Josef Mengele, ospite dell’Ambasciata Polacca a Roma e dell'Associazione Memoria Viva.

LM

Durante l'incontro Lidia Maksymowicz ha raccontato ai giovani delle scuole polacche in Italia e ai rappresentanti delle associazioni polacco - italiane la sua testimonianza, raccolta in un docufilm prodotto in collaborazione con l'Ambasciata Polacca a Roma. 

https://youtube.com/watch?v=uIfVtEfmvlg

Lidia quando aveva soli tre anni, nel 1941, è stata strappata dalla sua casa e dai suoi affetti, assieme alla mamma e ai nonni materni, originari di Wadowice. Deportati perché sospettati di collaborazionismo con i partigiani. “Ero piccola, avevo pochissimi anni, ma già grande esperienza dopo aver vissuto scene di guerra nell’ex Unione Sovietica. Ero pronta al dolore, al male fatto dagli uomini contro altri uomini, ma non mi aspettavo di vivere quello che ho vissuto ad Auschwitz”. Lidia Maksymowicz dice oggi di essere stanca, ma si aggrappa alla vita con tutte le forze perché vuole compiere una missione: tenere viva la memoria delle nuove generazioni . Ecco il suo appello ai giovani: “Nelle vostre giovani mani c’è il futuro del mondo. Ascoltate le mie parole, andate a visitare Auschwitz e facciate in modo che non torni mai più questa atrocità. Quella storia non deve più ripetersi”.

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