“Mamma, non voglio la guerra!” Dai disegni dei bambini ucraini del 2022 a quelli storici dei bambini polacchi del 1946
18.10.2022
Questo è il titolo della mostra inaugurata martedì 18 ottobre alla Biblioteca Europea a Roma in presenza degli ambasciatori in Italia di Polonia, Anna Maria Anders, e d’Ucraina, Yaroslav Melnyk.
La mostra, organizzata dall’Ambasciata di Polonia a Roma con il sostegno dell’Ambasciata d’Ucraina e, fra l’altro, il patrocinio della Città Metropolitana di Roma Capitale e delle Biblioteche di Roma, è stata realizzata dall'Archivio di Stato di Varsavia in base al progetto d’archivio polacco-ucraino 1939-45 POLONIA/ 2022 UCRAINA.
La mostra presenta disegni di bambini polacchi che danno conto delle esperienze da loro vissute durante la Seconda guerra mondiale e l’occupazione tedesca degli anni 1939-1945, conservati nell’Archivio degli Atti Nuovi di Varsavia, insieme a disegni contemporanei di bambini ucraini, riguardanti la guerra attualmente in corso in Ucraina, raccolti sul portale “Mom I see war”.
Sono opere molto significative e straordinariamente toccanti che, malgrado la distanza temporale di 76 anni, trasmettono le stesse immagini degli orrori della guerra catturate dallo sguardo di un bambino. La somiglianza tra i disegni d’epoca e quelli odierni è sconvolgente. Vediamo come agli occhi di un bambino la guerra appare sempre la stessa. Cambia il tempo, cambia il luogo, cambiano i bambini-testimoni, ma la guerra è sempre la stessa, è sempre un male, e i bambini ne sono sempre le vittime.
Ma la mostra non è solo la rappresentazione del grande orrore di fronte alla guerra o la riflessione contro di essa, ma è anche un messaggio di speranza che le generazioni giovani, consapevoli della propria identità, sopravvivranno al peggior trambusto della storia della propria nazione.
All’inaugurazione della mostra romana, moderata dal giornalista Roberto Olla, l’Ambasciatrice polacca Anna Maria Anders ha notato la similitudine tra disegni del dopoguerra dei bambini polacchi e quelli attuali dei giovani ucraini: “Mostrano bombe, case bruciate e demolite, persone che scappano. Si vede che i bambini non capiscono cosa succede intorno a loro e cosa vedono”. L’idea della mostra dunque “è mostrare come soffrono i bambini”. Da parte sua l’Ambasciatore ucraino Yaroslav Melnyk, confrontando i disegni di oggi e quelli di 80 anni fa, ha commentato che “è incredibile la somiglianza con cui i bambini esprimono il loro dolore (…) Spesso mettono su carta i loro sentimenti sinceri, quello che vedono (…) Essi sono i più vulnerabili, sempre loro sono le vittime (…) i bambini sono sempre e solo vittime”. Secondo le cifre ufficiali, circa 400 bambini ucraini sono stati uccisi e più di 1.000 feriti dall’inizio dell’aggressione russa.
Durante l'inaugurazione è stata presente anche Joanna Roguska-Berdyn della Casa Editrice Pointa che ha presentato e donato alle Biblioteche di Roma e ai rappresentanti della comunita' ucraina il libro di Łukasz Wierzbicki “Il nonno e l’orsetto” in italiano e ucraino che racconta la storia vera dell'orso Wojtek, che negli anni 1942-1945 tenne compagnia ai soldati del 2° Corpo polacco.
A Roma la mostra rimarrà aperta fino al 27 ottobre 2022 presso la Biblioteca Europea, in Via Savoia, 15. Tra gli autori delle suggestive opere ucraine ci sono piccoli abitanti di Kiev, Leopoli e Kherson. Ci sono i disegni di un gruppo di bambini dell’orfanotrofio Giovanni Paolo II di Mariupol, che hanno trovato rifugio a Tarnobrzeg, nella Polonia sud-orientale, dopo lo scoppio della guerra e, grazie all’iniziativa dell’Ambasciata di Polonia a Roma e dell’associazione italiana Memoria Viva, hanno trascorso l’estate in Piemonte.