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Padre Marian Burniak

“Per anni mi sono preso cura dei polacchi in Italia, alimentando le loro speranze per una patria pienamente libera, verso cui sentivano nostalgia.”

Volti polacchi

La biografia italiana di padre Marian Burniak contiene aneddoti che difficilmente si potrebbero trovare tra i più accurati studi sulla comunità polacca in Italia. Anche trovandoli, non sarebbero altrettanto divertenti e ricchi di particolari quanto quelli raccontati da lui direttamente. Padre Burniak è arrivato a Roma nel 1961. Dal 1970 al 2003 è stato guida spirituale per molti polacchi in Italia e ancora oggi spedisce ai connazionali biglietti d’auguri per le feste, informando su dove e quando egli celebra le messe in lingua polacca.

Dopo la consacrazione sacerdotale, padre Burniak ha cominciato subito a lavorare nell’ufficio dell’arcivescovo Gawlina, al tempo responsabile della Pastorale degli Immigrati polacchi. Come egli spesso racconta, gli esordi non sono stati facili, soprattutto per la sua giovane età in contrasto con le grandi responsabilità che gli venivano affidate. Spesso durante gli incontri con la comunità polacca in cui rappresentava la Pastorale, veniva beffardamente chiamato “bambino”.

In un’altra occasione nel 1970, nell’attesa d’incontrare il cardinale Wyszyński, uno dei membri della delegazione che si trovava insieme a lui, gli chiese come fosse possibile che ad una così giovane età ricoprisse già una carica così importante (dall’età di 34 anni padre Burniak era procuratore generale nella Società di Cristo per gli emigrati della Polonia). Alla provocazione rispose: “Anch’io invecchierò, se Dio vorrà e le persone non lo impediranno”. Ancora oggi lo ripete con allegria avendo mantenuto la parola.

I racconti di padre Marian Burniak richiamano, inoltre, alla memoria ricordi d’importanti avvenimenti e anniversari: come quando abitava nella città eterna, durante il Concilio Vaticano II. Fu proprio allora che, ancora in veste da chierico, ebbe un incontro privato con il futuro papa Giovanni Paolo II, di cui ebbe un’impressione indimenticabile. Pochi anni dopo, nel 1964, il ventottenne padre Burniak partecipò alle celebrazioni del 20° anniversario della battaglia di Monte Cassino, dove incontrò il generale Anders insieme a tutti gli altri generali. Sebbene l’incontro fosse stato breve, lasciò una traccia indelebile.

Una delle missioni più importanti di padre Burniak è sempre stata quella di mantenere i contatti con la comunità polacca e di supportarla. Nel 1984 fu su sua iniziativa che è stato emesso il bollettino: “Sacerdote dei polacchi in Italia”. Per il suo contributo verso la comunità polacca è stato eletto segretario generale durante il Primo Raduno dei Polacchi in Italia. Ancora oggi Padre Burniak è Presidente Onorario dell’Associazione dei Polacchi in Italia. Persona sempre estremamente modesta, calorosa, disponibile e con un gran senso dell’umorismo.

Impossibile non ricordare alcuni dei molti riconoscimenti attribuitigli: Croce d’Oro al Merito, Croce di Commendatore dell’Ordine della Polonia Rinata e la Croce Pro Ecclesia et Pontifice, quest’ultima conferitagli per i trent’anni svolti al servizio dei polacchi in Italia. Nel 2013, anno del 50° anniversario della sua ordinazione sacerdotale, padre Marian Burniak è ancora attivamente coinvolto nel supportare le attività della comunità polacca in Italia.

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