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È disponibile ora l'audioguida dei Musei Vaticani in polacco

17.01.2025

È disponibile ora l’audioguida ufficiale dei Musei Vaticani in polacco. Al momento dell’acquisto del biglietto di ingresso on line o direttamente nei Musei, il visitatore può acquistare il servizio di audioguida, che permette di organizzare liberamente il proprio programma di visita, scegliendo tra i circa 400 commenti audio distribuiti su tutto il percorso dei Musei Vaticani. Oltre al polacco, le audioguide sono disponibili nelle seguenti lingue: italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, giapponese, coreano, cinese, russo, portoghese e ucraino.

Musei Vaticani

Il progetto è stato realizzato grazie all’impegno dell’Ambasciata di Polonia presso la Santa Sede e al Ministero degli Affari Esteri della Repubblica di Polonia che lo ha finanziato ed  è stato possibile grazie alla collaborazione con le autorità dello Stato della Città del Vaticano e dei Musei Vaticani. L’Ambasciata è lieta di poter offrire ai turisti e pellegrini polacchi e di lingua polacca, che si recano a Roma e in Vaticano, questo utile strumento, che offre un'eccellente opportunità per visitare in modo più facile e approfondito una delle più importanti collezioni d’arte al mondo. 
Le tracce della permanenza dei polacchi a Roma sono numerosissime e ve ne sono tante anche nel Vaticano stesso. In particolar modo, nei Musei Vaticani è esposto il quadro di Jan Matejko raffigurante la vittoria a Vienna del re polacco Giovanni III Sobieski, donato nel 1883, in ricorrenza dei 200 anni della battaglia, dall’artista al papa Leone XIII a nome di tutta la nazione polacca. La cerimonia dell’inaugurazione dell’enorme tela di Matejko (quasi 5 per 9 metri) ebbe luogo nella sala anteriore alla sala dell’Immacolata, nel Palazzo Apostolico in Vaticano (oggi Musei Vaticani), chiamata in tale occasione Sala Sobieski. L’inaugurazione avvenne in presenza del pontefice, dei cardinali e di un cospicuo gruppo di polacchi, sia rappresentanti della colonia polacca a Roma sia di quelli giunti appositamente dalla Polonia, tra i quali l’autore dell’opera. Alcuni anni dopo, la cerimonia fu rappresentata da Domenico Torti sulla volta della Galleria dei Candelabri (seconda campata a destra) nei Musei Vaticani.
Il lungo pontificato di Giovanni Paolo II ha reso più stretti i rapporti tra i polacchi e il Vaticano. Dopo la scomparsa del pontefice, i suoi connazionali continuano a venire in Vaticano per visitare il luogo della sua sepoltura ma anche per conoscere i luoghi della Città Eterna che gli erano cari. Giovanni Paolo II – amante e fine conoscitore dell’arte – attribuiva molta importanza sia alla presenza dell’arte stessa nella vita delle persone sia ai luoghi dove il patrimonio artistico viene custodito. Per il Grande Giubileo del 2000 vene inaugurato dal pontefice il nuovo ingresso nei Musei Vaticani, dei quali Giovanni Paolo II disse: “I Musei costituiscono, sul piano culturale, una delle più significative porte della Santa Sede aperte sul mondo”. Sul piano normativo invece, Giovanni Paolo II ha promulgato la legge di Tutela dei Beni culturali del 2001, che ha colmato un significativo vuoto legislativo.

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