Il 229° anniversario della proclamazione della Costituzione del Tre Maggio
27.04.2020
Il 3 maggio 1791 la Grande Dieta, dopo un acceso dibattito, approvò la legge fondamentale che passò alla storia come la Costituzione del Tre Maggio. Viene considerata la seconda al mondo e la prima in Europa legge che regola l’ordinamento degli organi di Stato, dei diritti e dei doveri dei cittadini.
Per iniziativa dell’Ambasciatore della Repubblica di Polonia presso la Santa Sede Sig. Janusz Kotański, domenica il 3 maggio 2020, nella Chiesa Polacca di Santo Stanislao a Roma alle ore 10.00 verrà celebrata una Santa Messa in intenzione della Patria e di coloro che lavorano per il suo bene.
Considerando le disposizioni delle autorità italiane sulla celebrazione delle Sante Messe e l’organizzazione di altri assembramenti, l’Ambasciata della Repubblica di Polonia presso la Santa Sede invita a seguire la trasmissione sulla pagina FACEBOOK della Chiesa Polacca.
La Costituzione approvata dalla Dieta della Repubblica di Polonia, denominata in seguito la Grande Dieta, il 3 maggio 1791 a Varsavia è stata la prima in Europa e la seconda costituzione moderna nel mondo.
Gli autori della costituzione, ispirandosi al pensiero politico e alla filosofia dell’Illuminismo nonché alla costituzione americana promulgata nel 1787, ritenevano che il potere dovrebbe servire per il bene di tutta la nazione e non soltanto per favorire gli interessi dei privilegiati. La Costituzione avrebbe dovuto inaugurare la stagione delle nuove riforme cui scopo sarebbe stato quello di rafforzare il paese. Le misure adottate in difesa della Polonia minacciata dai suoi vicini rappresentano oggi l’esempio della responsabilità dei consapevoli rappresentanti delle élites della società polacca. La spartizione finale della Polonia per mano dell’Austria, della Prussia e della Russia nel 1795 portò alla perdita dell’indipendenza del paese. I co-autori della Costituzione del 3 Maggio, Ignacy Potocki e Hugo Kołłątaj dopo anni sostenettero che la costituzione fu “l’ultima volontà e il testamento della Patria che si stava spegnendo”.
Le celebrazioni della ricorrenza della promulgazione della Costituzione del 3 Maggio erano vietate durante le spartizioni della Polonia. Dopo la riconquista dell’indipendenza, alla fine della Prima guerra mondiale, la ricorrenza della Costituzione del 3 Maggio venne proclamata una festa nazionale nel 1919. Durante l’occupazione tedesca e sovietica, la festa della Costituzione del 3 Maggio era vietata. Dopo la fine della Seconda guerra mondiale, le autorità comuniste a Varsavia cercarono di sopprimere i festeggiamenti del Tre Maggio perché richiamavano le tradizioni indipendentistiche della Polonia e il carattere nazionale e cattolico della festa. Ai festeggiamenti del Tre Maggio venivano contrapposti e appoggiati dalla propaganda quelli della Festa dei Lavoratori. Per molti anni non ci furono i festeggiamenti nazionali legati alla ricorrenza della Costituzione del 3 Maggio e tutti i tentativi di festeggiamenti causavano quasi sempre gli arresti e le persecuzioni. Nel 1990, dopo la caduta del comunismo e la riconquista della sovranità della Polonia, venne ripristinata la tradizione antecedente alla guerra e il giorno del 3 Maggio venne nuovamente proclamato il giorno di festa nazionale.
La promulgazione della costituzione polacca, il 3 maggio 1791, ha rappresentato l'estremo tentativo di modernizzare un paese che per troppo tempo era rimasto fermo nel tempo.
La costituzione polacca 3 maggio 1791, è considerata la prima in Europa e la seconda costituzione moderna del mondo (dopo la costituzione americana del 1787).
La nuova costituzione doveva essere alla base dello sviluppo che avrebbe permesso alla Polonia di affrancarsi dai propri potenti vicini (Russia e Prussia), di cui era oramai un'inerme preda. La carta costituzionale nasceva dall'incontro e dalla mediazione tra la monarchia di Stanislao II e le forze progressiste, da quelle moderate filo-monarchiche a quelle più estremiste repubblicane. Il testo finale rappresentava il risultato dell'incontro-scontro tra il programma monarchico-costituzionale del re e lo schema "repubblicano" di Ignacy Potocki, e Hugo Kołłątaj, i massimi artefici della riforma.
Sostenuta dalla borghesia in formazione e dagli abitanti della capitale, la promulgazione della carta costituzionale venne imposta sfruttando l'assenza di molti deputati dell'opposizione dal Parlamento. In breve tempo la nuova costituzione si guadagnò l'appoggio di larghissime ed eterogenee fasce della società polacca, grazie alla modernità dei principi espressi ed alla moderazione dell'azione politica.
La costituzione gettava le basi per una completa riorganizzazione del paese dal punto di vista politico, economico e sociale. L'Unione diveniva una monarchia costituzionale fondata sulla separazione dei poteri ed ereditaria nella casata Wettin, la camera ne era il corpo sovrano.
Si voleva così porre fine all'anarchia magnatizia che regnava da troppo tempo. Alle municipalità veniva garantita un'ampia autonomia. Veniva abolito il liberum veto e contemporaneamente la szlachta veniva privata del diritto di voto in assenza di proprietà, due provvedimenti che minavano la base del potere dei magnati. Inoltre si ordinava la costituzione di un esercito permanente formato da 100.000 soldati. Un ampio programma di riforme economiche ispirato alle più moderne teorie era al vaglio del parlamento. Nell'Europa delle monarchie illuminate era un grande passo avanti.
Gran parte dei principi espressi nella carta costituzionale dovevano trovare applicazione attraverso un'apposita opera di legiferazione che solo in piccolissima misura ha potuto compiersi. Infatti dopo meno di un anno Caterina II di Russia, in risposta all'appello della confederazione di Targowica, invase il paese e ristabilì il regime "legale" di cui si riteneva garante.
Ufficio Stampa Ministero degli AFfari Esteri
Foto: Costituzione del 3 Maggio – dipinto di Jan Matejko (1838–1893)