Polonia in Vaticano

Mercoledì 24 maggio 2023, su iniziativa dell’Ambasciata di Polonia presso la Santa Sede, è stato consegnato alla Basilica di San Bartolomeo all'Isola Tiberina di Roma un frammento della tonaca di Padre Jan Macha, martire polacco, ucciso dai nazisti nel 1942. La preghiera che ha accompagnato la cerimonia è stata presieduta da Mons. Wiktor Skworc, arcivescovo di Katowice.
Padre Jan Macha è nato vicino a Katowice in Polonia, fu ordinato sacerdote nel 1939, poche settimane prima dello scoppio della Seconda guerra mondiale. Sin dai primi giorni di occupazione tedesca, si rese conto delle gravi condizioni in cui vivevano le famiglie, i cui padri, mariti o figli erano stati arrestati, fucilati o deportati nei campi di concentramento. Per questo si dedicò all’aiuto materiale e spirituale di queste famiglie, nonostante i gravi pericoli a cui si esponeva. La sua attività venne notata dalla Gestapo che lo arrestò e lo condannò a morte con l'accusa di alto tradimento. Non è conosciuto il luogo della sepoltura e si pensa che il suo corpo sia stato incenerito nei forni crematori di Auschwitz.
Dal 2002, per volontà di San Giovanni Paolo II, la Basilica di San Bartolomeo all'Isola è un luogo di memoria e culto dei martiri del XX e XXI secolo. Vi sono custodite numerose reliquie dei martiri polacchi, tra i quali quelle di  san Massimiliano Kolbe e beato padre Jerzy Popiełuszko.
Fino a poco tempo fa tutte le reliquie erano esposte nelle cappelle laterali della Basilica. Di recente, alcune di esse sono state spostate nella cripta, dove è stato allestito il Memoriale dei Nuovi Martiri, dove viene presentata la storia dei singoli martiri sullo sfondo dell'epoca in cui sono vissuti.