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La Santa Messa del Gruppo di Visegrád nella Basilica di San Bartolomeo

02.05.2019

La Santa Messa del Gruppo di Visegrád accanto alle reliquie di Sant’Adalberto, patrono della Polonia e dell’Europa centrale, è stata celebrata il 2 maggio nella Basilica di San Bartolomeo all’Isola Tiberina.

La Santa Messa del Gruppo di Visegrád nella Basilica di San Bartolomeo

Nella storica chiesa si sono riuniti gli ambasciatori e i rappresentanti del corpo diplomatico accreditati presso la Santa Sede, per ricordare, come ormai da tradizione, Sant’Adalberto.

La Santa Messa, organizzata dall’Ambasciatore della Slovacchia Marek Lisánsky, paese che attualmente conduce la presidenza del Gruppo di Visegrád, è stata concelebrata da 8 sacerdoti. L’omelia è stata pronunciata dal Rettore del Pontificio Collegio dei Santi Cirillo e Metodio, don Pavel Zvara, che ha ricordato i personaggi che hanno unito la Cechia, la Polonia, la Slovacchia e l’Ungheria: Santi  Cirillo, Metodio, Adalberto, Stefano ed Edvige.

A conclusione della Santa Messa, in un breve intervento, l’Ambasciatore Marek Lisánsky ha ricordato che esattamente 15 anni fa tutti i paesi del Gruppo di Visegrád sono entrati a fare parte dell’Unione Europea e l’Europa è tornata ad essere unita. I valori cui erano fedeli i fondatori della comunità europea, valori cristiani, dovrebbero continuare ad essere importanti per i paesi membri dell’UE.

Alla fine della cerimonia gli ambasciatori dei paesi del Gruppo di Visegrád hanno posto un mazzo di fiori accanto alle reliquie di Sant’Adalberto.

Sant’Adalberto è stato un missionario originario della Boemia, martire, amico del re Polacco Boleslao Chrobry e dell’imperatore Ottone III, è patrono della Polonia e dell’Europa centrale. Proprio nella chiesa sull’Isola Tiberina usava celebrare le Sante Messe quando si trovava a Roma, prima di partire con la missione di evangelizzare l’Europa centrale. Il suo messaggio continua ad essere attuale perché è tutt’oggi vivo il bisogno di mantenere l’eredità cristiana dell’Europa. La testimonianza della sua morte per martirio è tutt’oggi attuale nel mondo perché quasi tutti i giorni vengono uccisi i cristiani a causa della loro fede.

 

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