San Giovanni Paolo II nei ricordi - Panama
S.E. Miroslava Rosas Vargas - Ambasciatore della Repubblica di Panama presso la Santa Sede
Roma 6 maggio 2020
Signor Ambasciatore,
Ho l’onore ed il piacere di rivolgermi a Vostra Eccellenza per celebrare con Lei il prossimo 18 maggio i 100 anni della nascita di San Giovanni Paolo II.
Dovuta alla situazione attuale non potremo ricordarlo come previsto con una Solenne Santa Messa presieduta da Sua Santità Papa Francesco, motivo per il quale vorrei ricordare con Lei momenti del viaggio apostolico di San Giovanni Paolo II al mio paese, Panama.
Fu un caldo sabato 5 marzo 1983 quando con un aereo Alitalia, per la prima volta un Papa arriva all’Istmo di Panama e scendendo dalla scalinata dell’aereo baciava il suolo panamense. Questo arrivo rappresentò molto per la mia famiglia perche in quel momento mia madre, Doris Vargas de Rosas era la Governatrice di Panama ed insieme al Presidente della Repubblica, Riccardo De la Espriella, accoglieva al Sommo Pontefice.
Veniva il Papa per un percorso di 8 giorni nei paesi centroamericani ed Haiti, portando un messaggio di pace nei momenti difficili della regione.
La visita di San Giovanni Paolo II è stato un punto di riferimento storico indimenticabile per questo Paese, non soltanto per essere la prima volta che un Sommo Pontefice visitava l’Istmo, ma perche i suoi frutti sono una realtà 37 anni dopo.
Mai la maggioranza dei cittadini panamensi, avrebbe sognato di poter viaggiare al Vaticano e poter vedere da vicino un Papa della Chiesa Cattolica. Per questo Lui venne a visitarci.
In quei anni turbolenti quasi tutti i paesi centroamericani erano dentro a delle guerre civili, il Papa arrivò come un “messaggero di pace”. Panama era un’oasi di pace. La Sua visita rafforzò il desiderio di tutto il popolo, di non perdere mai la pace.
La gioventù fu particolarmente motivata dalla visita di San Giovanni Paolo II perche i Suoi messaggi erano capiti come indirizzati direttamente a loro. Questo portò ad un accrescere delle vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata. L’educazione cattolica e l’Università cattolica beneficiarono di un grande impulso.
Il Suo messaggio chiaro ed esigente basato sull’Evangelio e la Dottrina Sociale della Chiesa fece riflettere i politici e il mondo dell’economia per superare i vizi del passato e gettare le basi per la democrazia che oggi godiamo.
La Conferenza Episcopale sentì un Padre gentile e comprensivo che sapeva ascoltare e dare consigli. Veramente consideriamo la Sua visita come una grazia di Dio che mai sarà dimenticata.
Il Papa affascinato dal calore della sua gente dichiarava: “Con grande illusione attendevo di essere a Panama, baciare la sua terra, salutare il suo popolo, che anche lontani per la geografia, siamo uniti dall’affetto”.
Sono certa che il popolo di Panama non scorderà mai quei momenti.
Mi avvalgo della circostanza per reiterare a Vostra Eccellenza i sensi della mia più alta considerazione e stima.
Miroslava Rosas Vargas
Ambasciatore
/foto Grzegorz Gałązka/
Materiały
Ambasciatore di Panamalettera.pdf 0.72MB