Polonia in Vaticano

Con grande tristezza e rammarico abbiamo ricevuto la notizia della morte del Cardinale Zenon Grocholewski. A nome dell’Ambasciatore Janusz Kotański e la Consorte, Anna Kotańska, nonché di tutti i membri dell’Ambasciata di Polonia presso la Santa Sede desideriamo porgere le condoglianze alla Famiglia, ai Cari e a tutti coloro che sono rimasti colpiti dalla morte di Sua Eminenza Grocholewski.

18 maggio 2020 l’Ambasciata di Polonia presso la Santa Sede ha celebrato il centesimo anniversario della nascita di San Giovanni Paolo II

Omelia del Santo Padre Francesco pronunciata durante la Santa Messa in memoria del centenario della nascita di San Giovanni Paolo II il 18 maggio 2020

Articolo del Presidente della Repubblica di Polonia per il quotidiano italiano “Il Messaggero” in occasione del centenario della nascita di Karol Wojtyła

“Parlo di questo da un posto in cui mi ha condotto l'amore di Cristo Salvatore, chiedendomi di uscire dalla mia terra per portare frutto altrove con la sua grazia, un frutto destinato a rimanere” (cfr. Giovanni, 15:16)

Oggi, venerdì 8 maggio 2020, sono arrivati in mattinata in Vaticano due tir con il materiale sanitario della PKN "Orlen” S.A., un’iniziativa dell’Ambasciata di Polonia presso la Santa Sede, sostenuta dal Presidente della Repubblica di Polonia e dal governo polacco.

Il 3 maggio 1791 la Grande Dieta, dopo un acceso dibattito, approvò la legge fondamentale che passò alla storia come la Costituzione del Tre Maggio. Viene considerata la seconda al mondo e la prima in Europa legge che regola l’ordinamento degli organi di Stato, dei diritti e dei doveri dei cittadini.

L’Europa si trova di fronte a una sfida esistenziale, la pandemia del coronavirus. Un nemico invisibile ha spezzato le nostre linee di difesa, colpendo impietoso dapprima l’Italia del Nord, poi, successivamente, tutto il vostro splendido paese, la Spagna e ora l’intero continente. Le notizie che giungono dall’Italia ci riempiono di profonda tristezza, a ciascuna morte, ma portano anche la speranza di un domani migliore.

In forza della decisione del Comitato Centrale del Partito Comunista dell'Unione Sovietica diretto da Stalin, l’NKVD sovietico nella primavera del 1940 assassinò 25 mila 700 prigionieri di guerra nonché persone che furono arrestate sul territorio della Repubblica di Polonia.

Il 10 aprile 2010 l’aereo speciale TU-154M, con a bordo il Presidente della Repubblica di Polonia Lech Kaczyński e la consorte Maria Kaczyńska, partì da Varsavia diretto a Smoleńsk. Quel giorno, al Cimitero Polacco di Guerra a Katyń, la delegazione ufficiale avrebbe dovuto prendere parte alla commemorazione del 70° anniversario dei crimini lì perpetrati. A bordo c’erano 96 persone, tra le quali i rappresentanti delle più alte autorità dello Stato, degli ambienti sociali e delle chiese, i capi delle forze armate e l’equipaggio dell’aereo. Morirono tutti nel disastro aereo avvenuto nella fase di atterraggio all’aeroporto, nei pressi di Smoleńsk.